L’Eponge de Samir Noferi
Classic Style Cover
ballpoint pen and acrylic on yellow paper
© Dario Balletta
Ci sono storie che
non si lasciano facilmente raccontare. Non che non esistano i mezzi per
tirarle fuori dal caos informe dell´immaginazione, donar loro dignitá
di forma e traslarle secondo canoni e figure intellegibili su carta, per
renderle comprensibili. Il
problema con certe storie, é che nascono in uno spazio non definibile
fra mente e cuore, per madre hanno la fantasia e per padre la
riflessione da essa indotta. Queste storie denudano di ogni difesa chi
le ha scritte e rivelano alla stessa persona che le ha immaginate
riflessioni torbide, immaginari impossibili da decrifrare. In una
parola, certe storie rapiscono lo scrittore, non si lasciano da lui
raccontare ma pretendono di essere raccontate: i personaggi e gli
scenari, certo, sono opera di chi li genera, ma tutto finisce qui;
bastano poche pagine ed ecco che sorgono interazioni imprevedibili, i
protagonisti agiscono indipendentemente e lo scrittore stesso si riduce a
ricoprire il ruolo di un demiurgo senza voce in capitolo, di un
traduttore di realtá “altre”, di un ambasciatore di mondi, di storie, di
vittorie e di sconfitte. Questo é per me l´Eponge de Samir Noferi:
l´ambasciata condotta dal mio immaginario al lettore, organizzata in
scene e parole e non oppressa dalla volontá di dominare una storia, di
inquadrarla in canoni, di deturparla con macchie di Ego piuttosto che
lasciarsi da essa stupire, come ci si stupirebbe dei conseguimenti di un
proprio figlio. Vi auguro una buona lettura augurandovi quello stesso
sincero stupore che accompagnerá noi, nel raccontare questa storia e,
raccontandola, nello scoprirla.
( There are stories that
are not easily to tell. There are ways to get them out of the formless
chaos of imagination, to give them dignity of form and translate them
according to standards and intelligible figures on paper, to make them
understandable. The problem with some stories, is that they are born in a
space defined between mind and heart, they have the imagination as
Mother, and the understanding that comes with it as Father. These
stories leave who wrote them defenseless and show muddy reflections,
imaginaries that can not be deciphered even by the writer who imagined
them. In a word, certain stories kidnap the writer, do not let him tell
them, but claim to be told: of course characters and scenarios are owned
by whoever produces them, but that’s all, just few pages here and
unpredictable interactions arise, the protagonists act independently and
the writer himself is reduced to play the role of a demiurge,
disenfranchised, a translator of reality ” beyond” , a delegate of
worlds, of stories, of victories and defeats. This is for me l’Eponge de
Samir Noferi: the delegacy, led by my imaginary to the reader,
organized into scenes and words and not oppressed by the will to
dominate a story, to frame it in canons, to disfiguring it with smudges
of Ego, rather than letting it amaze us, as we would be amazed by the
achievements of our own children. I wish you a good read, wishing that
same sincere amazement that will accompany us, and discover in telling
this story, telling it to you. )
Fabio Catanese
L'Eponge de Samir Noferi TRAILER 1